• Vertical Water – Condivisione e Divulgazione del Canyoning

Quale è il canyon più impegnativo al mondo?

Ieri sera sul gruppo Facebook :Canyoning (condivisione e divulgazione) è iniziato una scambio di messaggi proprio su questo argomento: Quale è il canyon più impegnativo al mondo?

Faccio subito una premessa, non esiste una risposta certa a questa domanda per due motivi semplicissimi: 1 non tutti i canyon del mondo sono stati scesi, ma allora potremo modificare la domanda in : e tra quelli conosciuti quale è il più difficile? anche qui la risposta è ardua perchè nessuno al mondo ha sceso tutti quelli che sono considerati come i più duri canyon al mondo i più impegnativi e anche se ci fosse qualcuno sarebbe sempre e solo un pensiero soggettivo.

Ma allora che cosa stò perdendo tempo a scrivere questo articolo? qualcuno si potrebbe chiedere…. ! la risposta è che mi piacerebbe esporre , in maniera il più possibile oggettiva, quali sono le difficoltà oggettive di ogni canyon, considerati tra i più difficili, ed esporle in maniera sintetica.

Se dimenticherò qualcosa o se qualcuno vuole aggiungere o correggere qualcosa di ciò che verrà detto qui sotto mi può contattare via FB e provvederò a modificare o correggere l’articolo in modo e maniera che sia il più veritiero possibile, in fondo il bello di scrivere un articolo sul web è che si può sempre correggere in caso di inesattezza.

Partiamo dal presupposto che la difficoltà di un canyon è dato dai 3 parametri classici : Acquaticità, Verticalità e Impegno

Acquaticità con parametri da 1 a 7: si intende quanto la componente acqua renda ardua la progressione, gorghi, rulli, nuoto in corrente ma anche quante cascate espongono fisicamente il torrentista alla furia dell’acqua.

Verticalità con parametro da 1 a 7: è un valore determinato dal numero di calate presenti , da quanto alte sono, esposizione degli armi, numero di frazionamenti.

Impegno con parametro da 1 a 6: è un valore che somma l’impegno fisico e tecnico complessivo che necessita per scendere quel canyon. Dentro questo parametro vengono convogliati fattori differenti compresi avvicinamento, logistica, numero di ore o giorni necessari alla discesa del percorso, situazione presunta dello stato degli armi etc etc.

Nella discussione sono emersi principalmente 5 nomi:

  • Gloomy Gorge
  • Low’s Gully
  • Malishan
  • Quia Kan River
  • Chamje Khola

Ora li analizzerò singolarmente:


Gloomy Gorge:

Situato in Nuova Zelanda, Dislivello complessivo della forra 650 mt lunghezza del percorso 850 mt , tempo di discesa in esplorazione 20 ore (compresa una notte insonne non preventivata) una gola stratta e molto profonda con un flusso d’acqua molto potente alimentato dal un grande ghiacciaio, temperatura acqua 3-5 gradi.

Difficoltà oggettive:

  • Quantità di acqua in un luogo molto stretto.
  • Presenza di sifoni
  • Assenza di un vero e proprio punto di sosta nel canyon
  • Temperatura dell’acqua
  • Acqua leggermente lattiginosa che rende la progressione più difficoltosa

Punti a favore:

  • Siamo in una forra in Nuova Zelanda dove il soccorso alpino è presente e dove il torrentismo è praticato ad ottimi livelli, rimanere bloccati all’interno di una forra del genere , non in situazione di emergenza, è sicuramente problematico e di certo poco piacevole, ma i soccorsi possono intervenire abbastanza rapidamente con l’ausilio di elicotteri che trasportano in loco le squadre di soccorso.
  • Non richiede una logistica super impegnativa, se si ha la fortuna di trovare bel tempo in 3 giorni ( avvicinamento – discesa – riserva) si può riuscire a portare a casa il canyon.
  • Ton ci sono calate particolarmente alte
  • Nelle immagini del video non si evidenziano cascate la cui discesa obbliga un pesante passaggio nel flusso, forse solo una, è stato possibile attrezzare tutte le calate con partenza lontano dal flusso.
  • Temperatura esterna non eccessivamente fredda assenza di neve.

Parere personale: ho visionato il video della spedizione, è sicuramente una di quelle forre che tenterò di fare nel corso della mia carriera torrentistica! Impegnativa, adrenalinica, acquatica, intensa, certamente una grande avventura. l’impegno totale psico fisico è alto ma non di certo il più alto, certamente molto alto l’impegno tecnico.

Video:


Low’s Gully:

Ammetto che non ero a conoscenza di questo canyon! Troppe cose da fare in poco tempo… lo metterò in lista pure lui a questo punto!!! E’ un duro lavoro ma qualcuno lo deve pur fare!! ( si ho finito con le citazioni cinematografiche!)

Non conoscendolo mi sono messo a studiare un poco utilizzando soprattutto il pdf che vi allego qui sotto.

Siamo In Malaisia, la forra ha un dislivello totale di circa 2000 mt per 14 km di lunghezza, la discesa di questo canyon impiega diversi giorni anche perchè ha un avvicinamento molto lungo con arrivo a quaot 3900 mt slm e una uscita da 10 ore tutto in mezzo alla giungla! decisamente non confortevole!

Difficoltà oggettive:

  • Avvicinamento molto lungo con passo a 3900 mt slm, vista la latitudine non c’è neve!
  • Uscita molto impegnativa
  • Numerosi permessi alle autorità da chiedere
  • Meteo instabile
  • Luogo remoto assenza di unità di soccorso a breve termine

Punti a favore:

  • Scorrimento basso
  • Nessuna difficoltà di carattere acquatico
  • Nessuna grande calata
  • Numerosi punti di sosta in caso di emergenza

Info PDF: http://homepage.ruhr-uni-bochum.de/david.nijssen/pdfs/LowsGully.pdf

Parere personale: decisamente il più facile tecnicamente, molto impegnativo invece dal punto di vista fisico, avendo uno scorrimento non elevato le difficoltà oggettive sono basse, ricordiamoci però che siamo in immersi nel nulla in mezzo alla giungla. Se devo dire la verità questo canyon è quello che mi ispira meno tra quelli elencati in questo articolo, ciò non vuoldire che se ne avrò l’occasione non ci andrò!


Malishan:

Il Malishan lo conosco un pò meglio del precedente ed è già nella lista della cose da fare a breve termine , sperino che il 2019 sia il momento buono!

Ci troviamo a Taiwan, interessante meta torrentistica e non solo! Dislivello totale 3027, lunghezza 37 km tempo totale di discesa in esplorazione 8 giorni ( 3 avvicinamento + 4 di forra + 1 di sosta in forra causa mal tempo) temperatura acqua 12-17 gradi.

Difficoltà oggettive:

  • Lunghezza del percorso
  • Quantità acqua
  • Condizioni meteorologiche variabili
  • Approccio alla forra lungo
  • Lunga marcia di uscita

Punti a favore:

  • Il canyon non diventa mai estremamente stretto
  • Numerosissimi punti per approntare punti di sosta di emergenza
  • Le grossa parte delle cascate sono state attrezzate lontane dal flusso
  • Temperatura acqua e aria mediamente miti
  • Intervento di elisoccorso possibile in diversi punti direttamente in canyon
  • Presenza a Taiwan di diverse guide commerciali e di appassionati del settore.

Parere personale: Ho acquistato e visto l’intero film dedicato al Malischian, complimenti davvero per il montaggio un lavoro fatto davvero bene! qui sotto vi posto solo il trailer. La forra è sicuramente moto interessante, quello che si evince dal film e dai racconti, ma anche dai dati tecnici è che purtroppo è moto discontinua e ha tratti molto lunghi, fino a 4 ore di greto, tra una sezione e l’altra del percorso dal carattere torrentistico! Quindi un bel culo con tutta l’attrezzatura sulle spalle! 3000 mt di dislivello il 37 km di lunghezza !!!! a me preoccupano i 37 km!!!

Video: https://vimeo.com/ondemand/malishan/207093951#at=0


Quia Kan River:

Quia Kan River si trova anche lui a Taiwan, partenza quota 3060 mt slm per circa 22 km di lunghezza. diciamo che dato che si è già li nel 2019… si farà pure questo su via!!!

Giorni di avvicinamento 3, giorni di discesa 10, Team composto da sole 3 torrentisti locali. Temperatura acqua 12-17 gradi.

Difficoltà oggettive:

  • Lungo avvicinamento
  • Canyon stretto e acquatico ma non estremamente acquatico
  • Isolazione copleta

Punti a favore:

  • Punti per approntare punti di sosta di emergenza
  • Temperatura acqua e aria mediamente miti
  • Intervento di elisoccorso possibile in diversi punti direttamente in canyon
  • Presenza a Taiwan di diverse guide commerciali e di appassionati del settore.

Parere personale: Ho seguito ai tempi la spedizione con grande stupore per l’elevato numero di giorni impiegati per schendere il canyon! Da valutare che essendo solo 3 torrrentisti avevano 32 kg di materiale a testa da trasportare diviso in più sacche, ovviamente questo li ha rallentati molto sia in fase di approccio che in fase di discesa, un team più numeroso sarebbe sicuramente stato più performante e avrebbe potuto tenere ritmi più serrati ed impiegare meno tempo. Quindi gran culo si sono fatti! grandi complimenti da parte mia per la tenacia!!! Bella acqua e begli ambienti sicuramente da fare a breve!

vedi link: http://rivereview.blogspot.it/2016/12/qia-kan-river-13-days-long-canyoning.html


Chamje Khola

Chamje Khola si trova in Nepal Sul circuito dell’Anpurna, Dislivello del percorso 2600 per soli 8 km di lunghezza! 3 giorni di avvicinamento e 4 gironi di discesa.

Difficoltà oggettive:

  • Avvicinamento: 3000 mt di dislivello attivi e 800 mt di discesa
  • Passo innevato a quota 4200 mt con 500 mt di traverso esposto da passare con tecniche alpinistiche
  • Passaggi acquatici e sifoni
  • Completamente isolati
  • Assoluta mancanza di soccorso alpino e di elisoccorso
  • Cascata più alta 140 mt
  • Temperatura acqua 3/10 gradi
  • Temperatura aria -2 , 15 gradi
  • Uscita con guado di fiume di fondo valle in gola!

Punti a favore:

  • Acqua limpida
  • Un unica possibilità di uscita, preventivamente preparata, a 2/3 della discesa comunque a 10 ore dal paese
  • Possibilità, remota, di trovare alcuni punti di attacco installati dalla spedizione Francese del 2011

Parere personale: Il caso ha voluto che facessi prima il chamje rispetto ad altri fiumi top, felicissimo del caso ovviamente! Personalmente lo ritengo il più complesso ed impegnativo per motivi climatici, di temperature, dislivello avvicinamento, passaggi duri già in avvicinamento, grande verticalità all’interno della forra, acquaticità marcata soprattutto nella seconda metà, logistica impegnativa, assenza di alcun tipo di soccorso esterno. Siamo in definitiva in Himalaya sotto due vette da oltre 8000 mt, anche solo il contesto circostante intimorisce!

Queste sono le immagini della cascata finale da 140 mt durante una piena primaverile…. buona visione!

Poi come dico sempre, sono punti di vista!

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