Forra breve ma maestosa che scende dai monti soprastanti nel Lago di Lugano. Dal suo ingresso ci si rende conto subito di entrare in un vero e proprio canyon, stretto, profondo, buio e severo.
Descrizione: Il percorso inizia in ambiente aperto ma dopo alcuni dislivelli disarrampicabili, le pareti diventano sempre più strette alte. Il torrente si incunea in uno profondo corridoio che precede la grande cascata. A sinistra dove è installato il primo ancoraggio con mancorrente, ci si rende conto di trovarsi di fronte ad una verticale notevole, una cascata di circa 75 (10 +65) metri scende verticale e fragorosa in un’ ambiente molto suggestivo fino ad infrangersi sulle rocce poco prima della pozza di ricezione. In questo punto le pareti sono alte più di 150 metri e la forra è larga non più di 15 mt non esistono vie di fuga. Per poter affrontare la discesa bisogna utilizzare i 3 deviatori e raggiungere la catena posta dietro allo spigolo 10 mt più sotto e alcuni mt spostata dalla verticale. (armo triplo). Raggiungere la catena non è facile, giunti alla sosta aerea si pregusta la calata, che senza dubbio non delude: circa di 65 metri di fianco ad un muro d’acqua che cade verticalmente nella pozza sottostante in un boato assordante. Scendendo bisogna fare attenzione a non scivolare sul calcare viscido e tagliente e più si scende e più la cascata fa impressione. Giunti alla sua base l’acqua che si riversa nella grande pozza forma delle onde e si polverizza creando uno strano spostamento d’aria mista ad acqua. Scendendo la forra presenta ancora qualche sorpresa ed un paio di tuffi, dove la forra si apre poco prima di un bel ponte in pietra si trova il termine del percorso.
Note: forra breve ma tecnicamente impegnativa. L’armo di calata della grande cascata è, per forza di cose, molto esposto ed aereo, di conseguenza per poterlo raggiungere è necessaria una buona tecnica di arrampicata ed un po’ di agilità. Canyon assolutamente solo per torrentisti esperti.
Avvicinamento in auto: seguire direzione menaggio, appena usciti da Porlezza dopo il ponte che attraversa il nostro torrente girare a sx verso monte e percorrere Via Stazione per pochi metri per poi voltare a sinistra e parcheggiare la prima auto nell’ampio parcheggio di fianco al fiume.
Parcheggio a monte: Con la seconda auto tornare verso Porlezza e seguire la strada statale fino al primo semaforo che si incontra e voltare a destra in salita seguendo le indicazioni per Corrido, oltrepassare il paese e proseguire in direzione Carlazzo. Oltrepassare il viadotto che passa sopra la forra e raggiungere il centro del paese, scendere subito lungo Via Mulini e posteggiare l’auto dove possibile.
Avvicinamento a piedi: raggiungere il torrente al termine di Via Mulini.
Rientro: appena la forra si apre, si incrocia un vecchio ponte in pietra. Superarlo sulla sinistra e proseguire fino alla centrale nei pressi della quale uscire sulla destra. Seguire la strada di accesso della centrale fino ad incontrare un ponte. Attraversare il ponte, voltare a destra e prendere la scala che scende dal sagrato della chiesa fino al parcheggio.
BELLEZZA |
2.5 |
DIVERTIMENTO |
2,5 |
DIFFICOLTA’ |
V5 A3 III |
PERIODO (IDEALE) |
Lug – Sett |
SVILUPPO |
500 mt |
DISLIVELLO (ENTRATA-USCITA) |
140 mt (440-300) |
CALATE (MAX) |
4(65mt) |
ANCORAGGI |
Buoni 2012 |
MATERIALE |
2 x 70 + soccorso |
TEMPI |
2,5 H |
GEOLOGIA |
Calcare |
NAVETTA ( Km ) |
SI (5.5 KM) |
AVVICINAMENTO |
2 min. |
RIENTRO |
15 min. |
VIA DI FUGA |
NO |
APPORTO IDRICO |
Pluvio- Niviale |
BACINO IDROGRAFICO |
20 Kmq |
OPERE IDRICHE |
SI |
LOCALITA’ |
Porlezza |
CARTOGRAFIA |
Kompass 91 |